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martedì 15 gennaio 2013

Underground Bazar

La prima opera di Ron Leshem, giornalista israeliano, è Tredici Soldati, storia di guerra, morte e giovani vite strappate alla quotidianità per combattere contro Hezbollah nel Libano meridionale. Il nuovo libro dell’autore, Underground Bazar, è ambientato in una Teheran in cui l’unico modo per sottrarsi ai soffocanti divieti del regime di Ahmadinejad è fuggire nel mondo virtuale.

 Il Libro

Titolo: Underground Bazar 

Autore: Ron Leshem 

Casa Editrice: Cargo 

Collana: Narratori di Cargo

Pagine: 416 

Prezzo: 20 euro 

Anno di pubblicazione: 2012 





Sinossi

Kami abbandona la provincia per le brillanti luci di Teheran. Va a vivere dalla zia, ex vedette del cinema caduta in disgrazia e censurata dal regime islamico. Nel microcosmo del vicinato, si instaura un legame saldo, di reciproca protezione, con Babak, giovane omosessuale, e la signora Safoureh, donna sfuggente e dal passato misterioso. Ciascuno di loro è, a suo modo, vittima di un regime repressivo che combatte ogni aspirazione alla libertà. Quando Kami si procura un computer, gli orizzonti di internet gli aprono - a lui come a tanti giovani iraniani - le porte di un mondo più vasto, bello e ricco, privo di interdetti e divieti. Un luminoso mondo virtuale in una vita di tenebre. Nel frattempo, Kami conosce Niloufar, la principessa della libertà, figlia di una ricca famiglia, femminista impegnata e primo pilota da corsa. Sarà lei a introdurre il ragazzo nei meandri sotterranei di Teheran, a feste clandestine dove oltre alla droga e all'alcol, abbondano i piaceri proibiti e circolano libri vietati... Insieme, i due giovani cercheranno di sfuggire alla realtà soffocante che li circonda, per inseguire il loro sogno di felicità. Ma forse Niloufar si spinge un po' troppo oltre nella sua sfida agli interdetti religiosi e ai divieti politici.

Per saperne di più

Il sito dell’autore in ebraico e in inglese.
La pagina dedicata ad Underground Bazar sul sito Edizioni Cargo.


Dicono di Underground Bazar…

“Ron Leshem è riuscito a creare un intero mondo, semplicemente con il linguaggio”. 
David Grossman 

 “È difficile che qualcuno tra gli scrittori israeliani si sporchi le mani. Leshem lo ha fatto. E lo ha fatto come solo i veri scrittori sanno fare: e il risultato è struggente”. 
Alessandro Piperno 

“Come si può vivere in una dittatura in cui è proibito quasi tutto? Underground Bazar rivela la vita dell’attuale città di Teheran. Un romanzo iperrealistico, bizzarro, illuminante, poetico e immaginativo”.
Libération 


L’Autore 

Ron Leshem è nato nel 1976 vicino a Tel Aviv. Come giornalista, si è fatto subito apprezzare per una serie di réportage sull’intifadah, scritti per "Yedioth Ahronoth". ha inoltre collaborato con il quotidiano "ma’ariv" e lavorato per la televisione come direttore aggiunto per i programmi del secondo canale israeliano. La sua prima opera, Tredici soldati (Rizzoli, 2007), ha vinto nel 2006 il Sapir Prize – il più importante riconoscimento letterario israeliano – e lo Yitzhak Sadeh Prize, e ha venduto in Israele più di 150.000 copie, rimanendo nelle classifiche dei bestseller per ben due anni. È stato tradotto in quattordici paesi. Dal romanzo è stato tratto il film Beaufort, che ha ricevuto una nomination agli Academy Award come miglior film in lingua straniera, e ha vinto l’orso d’argento per la regia al Festival internazionale del cinema di Berlino. Attualmente Ron Leshem vive a Tel Aviv, dove scrive una serie drammatica per la televisione e lavora al terzo romanzo.

martedì 4 settembre 2012

Ella Zahlan: l’arte della moda

Chi ha detto che la moda è solo frivolezza e bei vestiti che la maggior parte del genere umano non può permettersi? 

Disegnare abiti può essere un modo per fare arte, dar vita ad idee e sogni, mostrare la propria creatività. Questo è ciò che fa la stilista Ella Zahlan, determinata quarantenne libanese. 

La Zahlan è stata la prima stilista mediorientale a sfilare in Europa, presentando a Roma una collezione dedicata alla cantante libanese ottantacinquenne Sabah, emblema delle donne libere ed emancipate (è stata la prima donna ad indossare una minigonna nel mondo arabo). 

Molto nota in Libano, la stilista è una vera e propria icona del femminismo islamico contemporaneo. Nata in Africa, ha trascorso l’infanzia tra Europa e Medio Oriente. Dopo la laurea in Business Administration alla Lebanese American University e studi nel campo della moda, ha aperto il suo primo laboratorio creativo seguito da boutique che hanno conquistato l’approvazione del grande pubblico mediorientale e non solo. 

Ella Zahlan veste cantanti, attrici libanesi, ma anche aristocratiche di tutto il mondo arabo. Il suo stile è originale, dinamico ed incline alla multiculturalità. I suoi abiti, dunque, non sono solo per le donne che vivono dall’altra parte del Mediterraneo. 

L’incontro tra Occidente e Mondo Arabo è pienamente realizzato da ogni sua collezione. La donna di Ella Zahlan è simbolo di indipendenza, eleganza e raffinatezza. Un esempio di come la personalità possa passare anche attraverso i vestiti, da sempre considerati effimeri oggetti di un ancor più labile desiderio di bellezza.

Lo stile delle creazioni di Ella Zahlan è molto ricco, ma mai eccessivo. Grande importanza viene data anche agli accessori, capaci di illuminare ed impreziosire i tessuti, insieme a pizzi, cristalli, lustrini, perle e stampe. 

Attraverso questi abiti la Zahlan rompe le tradizioni sebbene, nello stesso tempo, tragga ispirazione proprio da quei modelli che stravolge ed oltrepassa con genialità

E’ la dimostrazione vivente che la moda, coniugata all’arte, al buon gusto, alla seduzione che non si trasforma in volgarità, può diventare uno strumento di espressione di sé, del proprio mondo e della propria essenza. 

La stilista ha dedicato anche una collezione alla cantante di origini egiziane Dalida, ricordandola come un mito di eleganza e cosmopolitismo ed elogiandone l’armonia tra la voce di velluto e la bellezza da dea. 

Siamo ancora certi che la moda sia solo una frivolezza? 

Per saperne di più su Ella Zahlan visitate il suo sito